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C’era una volta una famiglia di scoiattoli che viveva in un grande albero al centro della foresta. La mamma e il papà scoiattolo erano molto orgogliosi dei loro due cuccioli, Reinhold e Bill. Reinhold era lo scoiattolo più vivace e sportivo che si potesse immaginare: ogni giorno faceva gare di calcio con i suoi amici, si arrampicava sugli alberi più alti e saltava da un ramo all’altro con una destrezza incredibile. Amava sentire il vento tra le orecchie mentre volava da un albero all’altro, spingendosi sempre più lontano.

Passione videogiochi

Bill, al contrario, aveva uno spirito completamente diverso. Era affascinato dal mondo dei giochi virtuali e passava la maggior parte del tempo chiuso nella tana, con il suo tablet o telefonino, a sfidare i suoi amici online. Non gli piaceva uscire e preferiva la luce fredda dello schermo a quella del sole che filtrava tra le foglie.
Con il tempo, però, i genitori notarono qualcosa di strano. Bill, di notte, faceva rumori strani con i denti mentre dormiva, come se li strofinasse uno contro l’altro. All’inizio non ci fecero troppo caso, pensando fosse solo un’abitudine passeggera, ma quei rumori continuarono, anche durante il giorno, quando giocava con il telefonino.

Una mattina tutto cambiò

Era l’ora di colazione, e mentre Reinhold si faceva una bella scorpacciata di nocciole, Bill prese una nocciola ma non riuscì a romperne il guscio. Provò e riprovò, ma i suoi denti non avevano più la forza. “Cosa succede?” pensò, allarmato.
Si avvicinò allo specchio e… orrore! I suoi denti non si vedevano più! Dov’erano finiti? Guardando meglio, scoprì che erano diventati piccolissimi e nascosti dietro le sue labbra. Non erano più in grado di spezzare i gusci delle sue amate nocciole, e Bill si sentì invaso dal panico.
Proprio quel giorno, la maestra di scuola chiamò i suoi genitori per una discussione. “Bill non è più attento come prima,” disse. “Fa poche domande, è distratto e i suoi voti stanno peggiorando. Mi sembra stanco e apatico.” I genitori rimasero scioccati. “Ma cosa sta succedendo a nostro figlio?” si chiesero preoccupati.

Videogiochi e bruxismo

Decisero di portarlo da uno specialista, che dopo una lunga visita disse: “Il piccolo Bill ha trascurato il suo corpo. Passando troppo tempo davanti agli schermi, il suo sistema nervoso è stato costantemente stimolato, causando tensioni che si sono manifestate durante il Bill sotto forma di bruxismo, ovvero digrignamento dei denti. I suoi denti hanno perso vigore perché non li usa a sufficienza per masticare alimenti duri, e la continua esposizione agli schermi lo ha reso più distratto e meno concentrato.”
I genitori, preoccupati, decisero di agire. Iniziarono riducendo il tempo che Bill passava davanti ai dispositivi elettronici e incoraggiandolo a trascorrere più tempo all’aria aperta con Reinhold. Insieme, i due fratelli correvano e si arrampicavano sugli alberi, facendo giochi che stimolavano il corpo e la mente. Col tempo, Bill iniziò a dormire meglio, il bruxismo diminuì e i suoi denti ripresero forza, così come i suoi voti a scuola.

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Conclusione

La morale della favola? L’uso eccessivo di telefonini e monitor può provocare bruxismo e tensioni nel corpo. Le emozioni e le sensazioni non vengono né espresse né elaborate dal sistema nervoso per un eccesso di stimolazioni dall’esterno. È essenziale trovare un equilibrio tra il mondo digitale e la vita reale, per mantenere sani sia il corpo che la mente.

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