Le fasce muscolo-connettivali sono strutture di tessuto connettivo che avvolgono, supportano e collegano muscoli, ossa, organi e altre parti del corpo. Formano una rete continua che garantisce stabilità, mobilità e trasmissione delle forze muscolari.
Funzioni principali delle fasce:
1. Sostegno e protezione: Avvolgono e proteggono organi e muscoli.
2. Trasmissione delle forze: Distribuiscono le forze generate dai muscoli attraverso il corpo.
3. Coordinazione motoria: Consentono un movimento fluido e coordinato tra le varie parti del corpo.
4. Regolazione posturale: Mantengono l’equilibrio corporeo e supportano la postura.
5. Comunicazione inter-sistemica: Veicolano segnali neurologici, circolatori e linfatici.
Il pensiero di Antonio Stecco e Luigi Stecco (padre della Fasciaterapia)
I loro studi si sono concentrati sul sistema fasciale, evidenziandone il ruolo cruciale non solo come struttura meccanica, ma anche come un vero e proprio organo di senso. Hanno dimostrato che le fasce sono ricche di recettori meccanici, come corpuscoli di Ruffini e Pacini, che le rendono sensibili a stimoli tattili, pressori e tensivi. Questa capacità sensoriale permette alle fasce di contribuire alla propriocezione, cioè alla percezione del corpo nello spazio, influenzando postura, equilibrio e movimento.
Uno dei concetti chiave introdotti dai Stecco è quello di unità miofasciale. Questo termine descrive un sistema integrato in cui le fasce collegano muscoli, ossa, tendini e articolazioni, coordinando i movimenti e distribuendo le forze. L’unità miofasciale non è solo una struttura anatomica, ma un’entità funzionale: ogni cambiamento, tensione o alterazione in una parte della fascia può influire su altre aree del corpo, anche lontane.
Le fasce, secondo la teoria dei Stecco, non si limitano a supportare i tessuti corporei, ma giocano un ruolo attivo nel regolare il movimento e nel mantenere una postura corretta. Attraverso il rilascio o la tensione, le fasce modulano il movimento in base ai bisogni del corpo, ottimizzando l’efficienza e prevenendo lesioni.
Tuttavia, traumi, stress cronico, cattive abitudini posturali e malocclusioni possono portare a disfunzioni fasciali, compromettendo il benessere globale.
Il pensiero di Philippe-Emmanuel Meyer
Il contributo di Meyer, esperto in osteopatia e posturologia, alla comprensione del sistema fasciale è di grande rilevanza. Egli ha descritto le fasce come una “rete vivente”, una struttura tridimensionale che connette tutte le parti del corpo in una continuità funzionale e strutturale. Questo concetto supera l’idea tradizionale delle fasce come meri “contenitori passivi” dei muscoli, rivelandole come elementi dinamici, capaci di rispondere a stimoli meccanici, stati emotivi e persino condizioni metaboliche.
Meyer sostiene che le fasce siano fondamentali per il mantenimento dell’omeostasi corporea, cioè l’equilibrio interno che consente al corpo di funzionare in modo armonioso. Le fasce, infatti, rispondono agli stimoli meccanici (come i movimenti e le pressioni) e agli stati emotivi (attraverso tensioni che si accumulano nei tessuti), influenzando direttamente la salute globale. Disfunzioni fasciali—come tensioni o aderenze—possono perturbare questo equilibrio, generando compensazioni e adattamenti. Questi ultimi spesso si manifestano come dolori muscoloscheletrici o squilibri posturali, che possono cronicizzarsi se non trattati.
Collegamento tra Fasce, Denti e Malocclusioni
Le fasce sono strettamente connesse alla struttura cranio-facciale, ai muscoli masticatori e all’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Una tensione o un’alterazione fasciale può influenzare la posizione dei denti, causando o aggravando malocclusioni come il morso aperto, la deviazione mandibolare o la seconda classe scheletrica.
Per esempio:
• Tensioni fasciali cervicali possono tirare la mandibola in avanti o lateralmente.
• Squilibri posturali derivanti da traumi alle fasce della schiena o delle gambe possono compensarsi nel distretto cranio-facciale, alterando la chiusura dentale.
• Disfunzioni dell’ATM legate a fasce rigide possono generare dolori e limitazioni nella funzione masticatoria.
• Malocclusioni possono generare tensioni muscolari che si proiettano sulle fasce muscolo connettivali, generando dolori in distretti anche lontani dalla bocca.
• Contatti dentali alterati o precontatti dentali generano alterazione dei cicli masticatori, mofiche posturali della mandibola e degli automatismi muscolari di masticazione, modificando le funzioni fasciali e i flussi dinamici dei fluidi corporei.
• Ruolo delle fasce nella crescita cranio-facciale:
Durante l’età dello sviluppo, le fasce giocano un ruolo cruciale nell’orientare la crescita armoniosa della bocca e del viso. Disfunzioni fasciali precoci possono influire negativamente sulla morfologia dentale e sull’occlusione, necessitando interventi combinati di ortodonzia e osteopatia.
L’approccio olistico che include osteopatia, ortodonzia funzionale e Dentosofia permette di intervenire su queste interconnessioni, migliorando non solo l’allineamento dentale, ma anche il benessere generale del paziente.
Questo approccio permette di migliorare lo sviluppo del bambino in crescita, curare le malocclusioni riducendo le tensioni fasciali negative..
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